Il corso è svolto in collaborazione e con l’alto patrocinio dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, per formare un professionista esperto in grado di assolvere all’incarico di commissario o amministratore giudiziario o ad altri conseguenti all’avvio di procedure di custodia pubblicistica, quali sequestri, confische, commissariamenti prefettizi o ex L. 231/2001; particolare attenzione verrà rivolta ai rilevanti profili critici legati alla gestione delle aziende soggette a misure di prevenzione ed alle frequenti problematiche di conflitti societari ovvero di fenomeni di inadempimento o insolvenza. Verrà offerto un quadro approfondito delle normative vigenti, con particolare riguardo alla disciplina del Codice Antimafia ed alla legislazione speciale che regola la particolare operatività dell’amministrazione di tali imprese, con un particolare focus per i profili di coordinamento con il nuovo Codice della Crisi di Impresa. Verrà altresì sviluppato il tema della gestione manageriale delle aziende rispetto alla specificità delle procedure. In relazione alle disponibilità sono previsti tirocini curriculari presso l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, nonché presso studi specializzati di amministratori giudiziari.

Informazioni - Calendario - Elenco Docenti

 

Il «riconoscimento di affidabilità» contrasta le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle filiere produttive e distributive di imprese sequestrate e confiscate. I numeri sono imponenti: 21 miliardi di produzione e 199mila addetti impiegati nelle oltre 10mila imprese sequestrate, e attive, censite nel 2017 da InfoCamere. Solo nel 2018 la Guardia di finanza (ha dichiarato il comandante generale Giorgio Toschi) ha chiesto di sequestrare a presunti mafiosi beni – in gran parte imprese e quote societarie – per 4 miliardi e 800 milioni (più dello 0,2% del Pil previsto per il 2019 nel nostro Paese). Ma una volta sottratte al controllo criminale queste imprese devono superare lo «shock da sequestro» e la correlata perdita di valore, di ostacolo al posizionamento sul mercato che spesso meriterebbero anche per ragioni di protezione sociale dei lavoratori impiegati.

In un contesto la «legalità conveniente» è il mantra ispiratore dell’alleanza tra Agn (Amministratori Giudiziari Network) con i più importanti esperti di gestione e amministrazione di patrimoni sequestrati e l’associazione professionale Apart che associa gli esperti della «qualificazione reputazionale documentata e tracciabile», le associazioni di consumatori Codacons, Codici, Konsumer Italia.

Si tratta del «riconoscimento di affidabilità» delle imprese sequestrate e confiscate sulla base di «rating reputazionali digitalizzati», attribuiti agli operatori economici delle filiere produttive e distributive delle imprese sequestrate e confiscate con l’obiettivo di evolvere dall’antimafia sociale all’antimafia digitale.

Domenico Posca, coordinatore Agn, ha dichiarato: «Abbiamo messo in campo strumenti ad alto tasso d’innovazione per dimostrare come le imprese sottratte alle mafie possono stare sul mercato con successo, nel pieno rispetto di tutte le regole, esenti da infiltrazioni criminali salvaguardando i livelli occupazionali ». Una sorta di antimafia 4.0 affidata a professionisti di cui è stata avviata la selezione da Apart in collaborazione con AGN. «È un esempio evidente e dirompente – prosegue Posca – di come il «digitale» possa creare valore, nuova occupazione e inedite professionalità».

Per Domenico Marino, professore università di Reggio Calabria, componente la Task Force Intelligenza Artificiale dell'Agenzia per l'Italia Digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri «Il “rating reputazionale” è sicuramente una delle innovazioni sociali che possono contribuire a migliorare il livello di trasparenza e il grado di legalità ». Gian Maria Fara, presidente Eurispes, ha commentato: «Quando la reputazione di un individuo incontra la giurimetrica il terreno di azione dei professionisti del falso si restringe».

Conclude Eduardo Marotti, presidente Apart e Crop news « per scoraggiare illeciti e inadempimenti in danno dell’impresa sequestrata, l’amministratore giudiziario AGN richiede agli stakeholder anche la modifica dei contratti».

Nell’apposita sezione ( collegare link alla nuova sottopagina vedi punto 3 ) del sito , i dettagli dell’accordo tra AGN e APART CROP NEWS.

Domenico Posca

La recente inchiesta “Mazzetta Sicula” degli inquirenti di Catania  ha visto l’emissione di 9 misure cautelari e ingenti sequestri per oltre 110 milioni di euro, nell’ambito della gestione dei rifiuti nella discarica di Lentini, con il coinvolgimento di funzionari pubblici. Nelle ore successive a Torino l’autorità giudiziaria ha dato il via all’operazione “Molosso” a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza sulla sanità piemontese che ha visto 19 indagati e perquisizioni in una trentina di ospedali, Asl, aziende e abitazioni private.

Gare d’appalto truccate e ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese, hanno provocato rilevanti danni patrimoniali ed economici al Servizio sanitario nazionale… ( continua )

Domenico Posca

Se la lotta alla mafia si caratterizza attraverso la sottrazione dei patrimoni ai criminali è pur vero che questi vanno amministrati. Il sistema attuale affida agli amministratori giudiziari questo compito, professionisti iscritti in un apposito albo, chiamati a svolgere attività manageriali complesse e impegnative a fronte delle quali percepiscono compensi che negli ultimi anni sono stati al centro di polemiche e di continui interventi normativi; questo a seguito di isolati episodi che si verificarono in uno specifico contesto (caso Saguto di Palermo), sul quale ci siamo più volte soffermati per denunciare come da quel momento prese il via un’autentica caccia alle streghe.

(continua)

Domenico Posca

I commercialisti e, più in generale, i professionisti dell’area economico-giuridica, svolgono un ruolo fondamentale di sentinelle della legalità negli ambiti aziendali. Non solo per gli oneri imposti dalla normativa antiriciclaggio, quanto per le esperienze maturate al fianco dell’autorità giudiziaria e di quella amministrativa nelle indagini penali, nei sequestri e nelle confische. D’altro canto, le grandi imprese, le aziende pubbliche e le stazioni appaltanti sono continuamente esposte ai rischi di corruzione e di infiltrazioni mafiose che possono comprometterne la reputazione…( continua )

a cura di Domenico Posca

L’attuazione in sede giurisdizionale del DPR 177/15 recante le modalità di calcolo e di liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari dei beni sottoposti a misure reali di prevenzione ha, in questi primi anni, fatto emergere molteplici difficoltà interpretative . Abbiamo assistito alle soluzioni più fantasiose operate dalla giurisdizione con l’unico fine di ridurre al minimo gli importi liquidati e con il chiaro scopo di azzerare il rischio di ogni possibile rilievo erariale, disciplinare o di semplice opportunità . Senza considerare che compensi troppo bassi, inevitabilmente, finiscono per allontanare gli amministratori meglio organizzati, vanificando gli sforzi compiuti dagli inquirenti con gestioni inefficienti  e privando i più giovani delle necessarie esperienze formative e delle opportunità della co-amministrazione. Uno dei punti più controversi nell’applicazione pratica riguarda la norma di riserva contenuta nell’articolo 4 che attraverso aumenti e riduzioni consente di adattare il risultato derivante dall’applicazione degli scaglioni dell’art.3 della tariffa al caso concreto. Si tratta di una questione rilevante in quanto, nelle liquidazioni operate dalla giurisdizione, l’articolo in esame - e la fonte normativa primaria contenuta nell’art. 8 del D.Lgs. n. 14 del 2010 - viene spesso inteso e utilizzato in modo strumentale per operare tagli lineari. (continua)

Il cambio della guardia alla direzione dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati, dove il prefetto Bruno Frattasi succederà a Mario Sodano, coincide con una importante novità: l'annunciata decisione di affrontare il problema della gestione delle aziende sottratte alla criminalità con un approccio unitario. Una sorta di holding controllata dall'Agenzia…(continua)

Nasce una nuova opportunità professionale a seguito della circostanza che il 4 aprile u.s. ANBSC ha deliberato in merito alla proposta di Partenariato Pubblico Privato formulata da APART (www.apart-italia.com) insieme a CROP NEWS (www.cropnews.online), INAG e FEDERAZIONE CONSUMATORI E UTENTI. Conseguentemente, AGN ha sottoscritto analogo Partenariato nell’interesse degli Amministratori Giudiziari che, con la qualifica di Reputation Audit Manager (RAM), potranno concretizzare una nuova e redditizia attività professionale a numero chiuso, ottenendo compensi per sé stessi, per i collaboratori (qualificabili RATER), per le imprese sequestrate, per enti e imprese clienti in generale. Con il predetto Partenariato «legalità conveniente e contrasto alle mafie» in ottica D. Lgs 231/2001 si innesca un circolo virtuoso che, per enti e imprese (tra cui le imprese sequestrate o confiscate), trasforma la compliance da centro di costo in inedito centro di ricavo e garantisce agli operatori economici tout court, a consumatori e utenti, agli Amministratori Giudiziari AGN qualificati RAM (Soci Ordinari APART) e operativi sotto la vigilanza del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, compensi in relazione al contributo fornito da ciascuno per qualificare in modo oggettivo e misurabile – rendendola conoscibile – la reputazione documentata e tracciabile propria e delle controparti in tutti i rapporti obbligatori, aumentando prevenzione dei rischi e sicurezza.

Il progetto è molto semplice e al tempo stesso rivoluzionario. Si basa sull’ovvia considerazione che è solo la reputazione a originare fiducia, generando a sua volta sviluppo attraverso la delega, perché nessuno (es. l’impresa) delegherebbe qualcosa a qualcuno (es. un fornitore) di cui non si fida. Ma nell’era della “fake reputation” è indispensabile qualificare e verificare la reputazione con i dovuti riscontri documentali. Con il “rating reputazionale digitalizzato” in pratica si abbatte drasticamente il rischio di riporre la propria fiducia in modo errato, evitando conseguenze che possono rivelarsi drammatiche tanto per gli organi di controllo, quanto per operatori economici, consumatori e utenti.

Scoprite in cosa consiste questa opportunità seguendo i video esplicativi al link apart-innovazione.com e approfondite maggiormente visitando apart-italia.com/bandi-ram-rater.

Per aderire all’iniziativa, usufruendo delle “quote riservatarie” assegnate da APART ad AGN utilizzare unicamente i seguenti link:

  • per la procedura di adesione come RATER (collaboratori non laureati) cliccare qui >>

Organizzato dal district manager di AGN Francesco Muraca

Se ne è dibattuto al Campus universitario di Germaneto in occasione del convegno organizzato congiuntamente da Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catanzaro, Ordine degli Avvocati di Catanzaro e Ordine dei Giornalisti, Associazione Internazionale MCA e AGN, Network degli Amministratori Giudiziari, con il contributo di Ad Majora….(continua)

Richiedi Informazioni

NetworkIl network di amministratori giudiziari

Un gruppo di professionisti...
Leggi Tutto

Chi SiamoEsperti nella gestione di aziende sequestrate

Comunicazione & condivisione...
Leggi Tutto

ObiettiviAggregare professionisti e competenze

Organizzare & innovare
Leggi Tutto

ServiziGli ambiti di attività e di consulenza del Network

Servizi, Consulenza & Formazione
Leggi Tutto
AGN
Amministratori Giudiziari Network

Il gruppo di professionisti esperti in amministrazioni giudiziarie riunito in un network finalizzato al miglioramento della gestione dei beni e delle aziende sequestrate.

Photo Gallery

La photo gallery del Network AGN:
RokBox Image 1
RokBox Image 2
RokBox Image 3
RokBox Image 4
RokBox Image 5
RokBox Image 6
RokBox Image 7
RokBox Image 8