Amministratori Giudiziari Network

Rete di esperti in gestione di aziende sequestrate e confiscate

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Imprese sequestrate e attive: clicca qui per aprire l’intero documento

 

Presso la sede dell'ODCEC Napoli in Piazza dei Martiri venerdì 24 novembre alle ore 15 ci sarà un Forum sui problemi gestionali delle aziende sequestrate. Grazie alla collaborazione di InfoCamere e alla presenza del suo Direttore Generale Paolo Ghezzi saranno presentati interessanti e inediti dati sui numeri effettivi delle aziende sequestrate con particolare riferimento alla Campania.
 

Il dott. Domenico Posca porterà i saluti introduttivi del nostro network nell'evento organizzato da INAG, associazione fondata oltre 10 anni fa con gli amici del direttivo e con il presidente Giuseppe Sanfilippo.

Scarica la locandina dell'evento

La nostra organizzazione cresce ulteriormente con l’ingresso della dott.ssa Stela Gazheli, consulente del lavoro specializzata in asseverazione dei contratti di lavoro, con una solida esperienza maturata in strutture di consulenza leader in Italia. Affiancherà i soci nelle problematiche riguardanti la consulenza del lavoro e  il personale delle aziende sequestrate.

Stela Gazheli, Consulente del lavoro - Associate partner AGN Responsabile Area Lavoro

Nell’ambito delle aziende sequestrate la verifica della regolarità dei contratti di lavoro è particolarmente importante, anche in considerazione dei controlli di legalità che incombono sugli amministratori giudiziari. La simulazione di contratti con mansioni differenti e trattamenti economici finalizzati all’evasione contributiva sono piuttosto diffusi nelle aziende sottratte alla criminalità organizzata. L’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro (AsseCo) garantisce la regolarità degli stessi riducendo fortemente i rischi di accertamento e quelli di contenzioso da parte del personale dipendente…( segue ) 

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Il manuale si compone di sette parti e ventiquattro capitoli che ripercorrono le diverse fasi in cui si sviluppa una procedura di amministrazione giudiziaria di beni e aziende, dall’esecuzione del sequestro fino alla destinazione successiva alla confisca definitiva. La trattazione prende le mosse dai problemi operativi che quotidianamente vengono riscontrati da amministratori giudiziari, magistrati, avvocati e altri operatori, in una prospettiva volta alla sistematizzazione dei profili gestionali - di beni e aziende sequestrate - più controversi per individuare e proporre soluzioni efficaci ai problemi più comuni. Da quelli gestionali a quelli più marcatamente giuridici che si presentano nelle diverse fasi della procedura, anche alla luce delle continue novità normative e delle variegate prassi tribunalizie. Vengono approfondite tematiche che spaziano dal diritto societario a quello fallimentare, passando per delicate e complesse questioni tributarie. Non senza considerare aspetti squisitamente manageriali e di orientamento al risultato economico.  Il testo si è giovato del pregevole e prezioso contributo fornito dai trentuno autori, magistrati, avvocati e amministratori giudiziari tra i più impegnati in questo ambito, ognuno dei quali ha fatto riferimento alla propria significativa e pluriennale esperienza.

La tariffa che regola i compensi degli amministratori giudiziari di beni e aziende sequestrate introdotta con il Dpr 177/15 ha evidenziato numerose criticità, emerse fin dai primi anni di applicazione. In questo lavoro si vuole fornire un contributo, anche operativo, alla soluzione delle incertezze con le quali si confrontano le parti in causa: amministratori, organi liquidanti, giudici, avvocati delle parti e controllori.

Grande partecipazione al Forum su come "Prevenire le infiltrazioni mafiose" ricordando Borsellino e seguendo i soldi

Interessante convegno presso l'Ordine dei commercialisti di Ragusa, in occasione della ricorrenza del trentennale della scomparsa di Paolo Borsellino. Grazie all'iniziativa di Maurizio Attinelli, presidente dell'Ordine, hanno dato vita a un interessante dibattito le autorità intervenute. Il vice prefetto Capo di gabinetto di Ragusa Ferdinando Trombadore si è soffermato sull'avvio della Banca dati nazionale per le opere del PNRR. Il Procuratore capo della Repubblica di Ragusa Fabio D'Anna ha sottolineato come la prevenzione debba partire dai professionisti. Il Comandante Provinciale della GdF Col. Giorgio Salerno ha sostenuto l'importanza della diffusione del messaggio di quanto possa essere rilevante la prevenzione. Luisa Polito di IPA Spa ha presentato un interessante caso di consulenza specialistica che ha consentito a un'azienda sottoposta a controllo giudiziario e interdittiva antimafia di tornare in bonis dopo aver messo in atto procedure di self cleaning, attivato il whistleblowing, rafforzato il MOG 231, avviato la due diligence reputazionale e ottenuto la certificazione internazionale anticorruzione 37001. Francesco Lucifora ha evidenziato la rilevanza del ruolo dell'OdV per la tenuta della prevenzione aziendale. Un interessante dibattito ha scandito la giornata. È emersa con forza la necessità di prevenire i rischi di infiltrazione mafiosa per un più efficiente sviluppo economico. A tal fine tutto devono recitare la loro parte e organizzazioni come IPA Spa possono fornire un contributo determinante ad aziende ed Enti che vogliono tutelarsi.

Domenico Posca

Occorre creare task force specializzate e focalizzate sul problema, trasferendo le expertise maturate nel mondo reale che sono state prese a modello dai governi di tutto il mondo. Coinvolgendo magistrati, forze dell’ordine, autorità finanziarie, specialisti, avvocati e commercialisti… (continua)

Domenico Posca

Sempre più diffuse sono le strategie di infiltrazione mafiosa sul territorio tramite l’investimento e l’avvio di rapporti commerciali con imprese legali attraverso la fornitura di servizi in subappalto. Il rischio di infiltrazione mafiosa e la corruzione, non solo dei propri dipendenti e dirigenti, ma anche dei propri clienti e fornitori possono danneggiare la reputazione di un’azienda.… (continua)

Si segnala questo importante e completo manuale alla cui stesura hanno partecipato professionisti di AGN Network Sandro Cavaliere, Domenico Posca e Antonio Uva.

Il corso è svolto in collaborazione e con l’alto patrocinio dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, per formare un professionista esperto in grado di assolvere all’incarico di commissario o amministratore giudiziario o ad altri conseguenti all’avvio di procedure di custodia pubblicistica, quali sequestri, confische, commissariamenti prefettizi o ex L. 231/2001; particolare attenzione verrà rivolta ai rilevanti profili critici legati alla gestione delle aziende soggette a misure di prevenzione ed alle frequenti problematiche di conflitti societari ovvero di fenomeni di inadempimento o insolvenza. Verrà offerto un quadro approfondito delle normative vigenti, con particolare riguardo alla disciplina del Codice Antimafia ed alla legislazione speciale che regola la particolare operatività dell’amministrazione di tali imprese, con un particolare focus per i profili di coordinamento con il nuovo Codice della Crisi di Impresa. Verrà altresì sviluppato il tema della gestione manageriale delle aziende rispetto alla specificità delle procedure. In relazione alle disponibilità sono previsti tirocini curriculari presso l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, nonché presso studi specializzati di amministratori giudiziari.

Informazioni - Calendario - Elenco Docenti

 

Domenico Posca

La recente inchiesta “Mazzetta Sicula” degli inquirenti di Catania  ha visto l’emissione di 9 misure cautelari e ingenti sequestri per oltre 110 milioni di euro, nell’ambito della gestione dei rifiuti nella discarica di Lentini, con il coinvolgimento di funzionari pubblici. Nelle ore successive a Torino l’autorità giudiziaria ha dato il via all’operazione “Molosso” a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza sulla sanità piemontese che ha visto 19 indagati e perquisizioni in una trentina di ospedali, Asl, aziende e abitazioni private.

Gare d’appalto truccate e ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese, hanno provocato rilevanti danni patrimoniali ed economici al Servizio sanitario nazionale… ( continua )

Domenico Posca

I commercialisti e, più in generale, i professionisti dell’area economico-giuridica, svolgono un ruolo fondamentale di sentinelle della legalità negli ambiti aziendali. Non solo per gli oneri imposti dalla normativa antiriciclaggio, quanto per le esperienze maturate al fianco dell’autorità giudiziaria e di quella amministrativa nelle indagini penali, nei sequestri e nelle confische. D’altro canto, le grandi imprese, le aziende pubbliche e le stazioni appaltanti sono continuamente esposte ai rischi di corruzione e di infiltrazioni mafiose che possono comprometterne la reputazione…( continua )

Nasce una nuova opportunità professionale a seguito della circostanza che il 4 aprile u.s. ANBSC ha deliberato in merito alla proposta di Partenariato Pubblico Privato formulata da APART (www.apart-italia.com) insieme a CROP NEWS (www.cropnews.online), INAG e FEDERAZIONE CONSUMATORI E UTENTI. Conseguentemente, AGN ha sottoscritto analogo Partenariato nell’interesse degli Amministratori Giudiziari che, con la qualifica di Reputation Audit Manager (RAM), potranno concretizzare una nuova e redditizia attività professionale a numero chiuso, ottenendo compensi per sé stessi, per i collaboratori (qualificabili RATER), per le imprese sequestrate, per enti e imprese clienti in generale. Con il predetto Partenariato «legalità conveniente e contrasto alle mafie» in ottica D. Lgs 231/2001 si innesca un circolo virtuoso che, per enti e imprese (tra cui le imprese sequestrate o confiscate), trasforma la compliance da centro di costo in inedito centro di ricavo e garantisce agli operatori economici tout court, a consumatori e utenti, agli Amministratori Giudiziari AGN qualificati RAM (Soci Ordinari APART) e operativi sotto la vigilanza del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, compensi in relazione al contributo fornito da ciascuno per qualificare in modo oggettivo e misurabile – rendendola conoscibile – la reputazione documentata e tracciabile propria e delle controparti in tutti i rapporti obbligatori, aumentando prevenzione dei rischi e sicurezza.

Il progetto è molto semplice e al tempo stesso rivoluzionario. Si basa sull’ovvia considerazione che è solo la reputazione a originare fiducia, generando a sua volta sviluppo attraverso la delega, perché nessuno (es. l’impresa) delegherebbe qualcosa a qualcuno (es. un fornitore) di cui non si fida. Ma nell’era della “fake reputation” è indispensabile qualificare e verificare la reputazione con i dovuti riscontri documentali. Con il “rating reputazionale digitalizzato” in pratica si abbatte drasticamente il rischio di riporre la propria fiducia in modo errato, evitando conseguenze che possono rivelarsi drammatiche tanto per gli organi di controllo, quanto per operatori economici, consumatori e utenti.

Scoprite in cosa consiste questa opportunità seguendo i video esplicativi al link apart-innovazione.com e approfondite maggiormente visitando apart-italia.com/bandi-ram-rater.

Per aderire all’iniziativa, usufruendo delle “quote riservatarie” assegnate da APART ad AGN utilizzare unicamente i seguenti link:

  • per la procedura di adesione come RATER (collaboratori non laureati) cliccare qui >>

Il «riconoscimento di affidabilità» contrasta le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle filiere produttive e distributive di imprese sequestrate e confiscate. I numeri sono imponenti: 21 miliardi di produzione e 199mila addetti impiegati nelle oltre 10mila imprese sequestrate, e attive, censite nel 2017 da InfoCamere. Solo nel 2018 la Guardia di finanza (ha dichiarato il comandante generale Giorgio Toschi) ha chiesto di sequestrare a presunti mafiosi beni – in gran parte imprese e quote societarie – per 4 miliardi e 800 milioni (più dello 0,2% del Pil previsto per il 2019 nel nostro Paese). Ma una volta sottratte al controllo criminale queste imprese devono superare lo «shock da sequestro» e la correlata perdita di valore, di ostacolo al posizionamento sul mercato che spesso meriterebbero anche per ragioni di protezione sociale dei lavoratori impiegati.

In un contesto la «legalità conveniente» è il mantra ispiratore dell’alleanza tra Agn (Amministratori Giudiziari Network) con i più importanti esperti di gestione e amministrazione di patrimoni sequestrati e l’associazione professionale Apart che associa gli esperti della «qualificazione reputazionale documentata e tracciabile», le associazioni di consumatori Codacons, Codici, Konsumer Italia.

Si tratta del «riconoscimento di affidabilità» delle imprese sequestrate e confiscate sulla base di «rating reputazionali digitalizzati», attribuiti agli operatori economici delle filiere produttive e distributive delle imprese sequestrate e confiscate con l’obiettivo di evolvere dall’antimafia sociale all’antimafia digitale.

Domenico Posca, coordinatore Agn, ha dichiarato: «Abbiamo messo in campo strumenti ad alto tasso d’innovazione per dimostrare come le imprese sottratte alle mafie possono stare sul mercato con successo, nel pieno rispetto di tutte le regole, esenti da infiltrazioni criminali salvaguardando i livelli occupazionali ». Una sorta di antimafia 4.0 affidata a professionisti di cui è stata avviata la selezione da Apart in collaborazione con AGN. «È un esempio evidente e dirompente – prosegue Posca – di come il «digitale» possa creare valore, nuova occupazione e inedite professionalità».

Per Domenico Marino, professore università di Reggio Calabria, componente la Task Force Intelligenza Artificiale dell'Agenzia per l'Italia Digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri «Il “rating reputazionale” è sicuramente una delle innovazioni sociali che possono contribuire a migliorare il livello di trasparenza e il grado di legalità ». Gian Maria Fara, presidente Eurispes, ha commentato: «Quando la reputazione di un individuo incontra la giurimetrica il terreno di azione dei professionisti del falso si restringe».

Conclude Eduardo Marotti, presidente Apart e Crop news « per scoraggiare illeciti e inadempimenti in danno dell’impresa sequestrata, l’amministratore giudiziario AGN richiede agli stakeholder anche la modifica dei contratti».

Nell’apposita sezione ( collegare link alla nuova sottopagina vedi punto 3 ) del sito , i dettagli dell’accordo tra AGN e APART CROP NEWS.

Domenico Posca

Se la lotta alla mafia si caratterizza attraverso la sottrazione dei patrimoni ai criminali è pur vero che questi vanno amministrati. Il sistema attuale affida agli amministratori giudiziari questo compito, professionisti iscritti in un apposito albo, chiamati a svolgere attività manageriali complesse e impegnative a fronte delle quali percepiscono compensi che negli ultimi anni sono stati al centro di polemiche e di continui interventi normativi; questo a seguito di isolati episodi che si verificarono in uno specifico contesto (caso Saguto di Palermo), sul quale ci siamo più volte soffermati per denunciare come da quel momento prese il via un’autentica caccia alle streghe.

(continua)

a cura di Domenico Posca

L’attuazione in sede giurisdizionale del DPR 177/15 recante le modalità di calcolo e di liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari dei beni sottoposti a misure reali di prevenzione ha, in questi primi anni, fatto emergere molteplici difficoltà interpretative . Abbiamo assistito alle soluzioni più fantasiose operate dalla giurisdizione con l’unico fine di ridurre al minimo gli importi liquidati e con il chiaro scopo di azzerare il rischio di ogni possibile rilievo erariale, disciplinare o di semplice opportunità . Senza considerare che compensi troppo bassi, inevitabilmente, finiscono per allontanare gli amministratori meglio organizzati, vanificando gli sforzi compiuti dagli inquirenti con gestioni inefficienti  e privando i più giovani delle necessarie esperienze formative e delle opportunità della co-amministrazione. Uno dei punti più controversi nell’applicazione pratica riguarda la norma di riserva contenuta nell’articolo 4 che attraverso aumenti e riduzioni consente di adattare il risultato derivante dall’applicazione degli scaglioni dell’art.3 della tariffa al caso concreto. Si tratta di una questione rilevante in quanto, nelle liquidazioni operate dalla giurisdizione, l’articolo in esame - e la fonte normativa primaria contenuta nell’art. 8 del D.Lgs. n. 14 del 2010 - viene spesso inteso e utilizzato in modo strumentale per operare tagli lineari. (continua)

Il cambio della guardia alla direzione dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati, dove il prefetto Bruno Frattasi succederà a Mario Sodano, coincide con una importante novità: l'annunciata decisione di affrontare il problema della gestione delle aziende sottratte alla criminalità con un approccio unitario. Una sorta di holding controllata dall'Agenzia…(continua)

Organizzato dal district manager di AGN Francesco Muraca

Se ne è dibattuto al Campus universitario di Germaneto in occasione del convegno organizzato congiuntamente da Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catanzaro, Ordine degli Avvocati di Catanzaro e Ordine dei Giornalisti, Associazione Internazionale MCA e AGN, Network degli Amministratori Giudiziari, con il contributo di Ad Majora….(continua)

Tra gli autori ci sono molti amministratori giudiziari facenti parte del network AGN. Un’opera caratterizzata da un taglio particolare, focalizzato sugli aspetti critici ricorrenti nelle gestioni di beni e aziende sequestrate. Il manuale si compone di 680 pagine, cinque parti e ventisei capitoli che ripercorrono le diverse fasi in cui si sviluppa una procedura di amministrazione giudiziaria di beni e aziende, dall’esecuzione del sequestro fino alla destinazione successiva alla confisca definitiva. La trattazione prende le mosse dai problemi operativi che quotidianamente vengono riscontrati da amministratori giudiziari, magistrati, avvocati e altri operatori, in una prospettiva volta alla sistematizzazione dei profili gestionali - di beni e aziende sequestrate - più controversi per individuare e proporre soluzioni efficaci ai problemi più comuni. Da quelli gestionali a quelli più marcatamente giuridici che si presentano nelle diverse fasi della procedura, anche alla luce delle continue novità normative e delle variegate prassi tribunalizie.

Prossimi Eventi: FORUM - Criticità Gestionali di beni e aziende sequestrate - Roma 28 Novembre 2018 

L’ordinanza n. 21487/18 della Cass. Civile Ord. Sez. 2 del 31 agosto 2018 consolida l’orientamento giurisprudenziale che sancisce l’illegittimità dei compensi ove tali da violare il decoro professionale, affermato già nel 2015 e nel 2016 dalla Corte di Giustizia Europea (sentenza 8/12/2016), dalla Cassazione (sentenza n. 25804/2015, ordinanza n. 24492/2016) e dalla Giustizia Amministrativa (sentenza TAR Sicilia n. 3057/2016, 334/2017 e TAR Lombardia n. 902/2017) che avevano ribadito quei principi anche codicistici che strumentalmente si voleva far credere fossero usciti dal nostro ordinamento in virtù di una previsione meramente regolamentare.

Le richiamate decisioni non sono quindi additive ma ricognitive ed esplicative delle norme vigenti, perché riconoscono il valore della qualità dell’opera e dell’affidabilità del professionista, presupponendo che il criterio dell’economicità della prestazione sia sì rilevante, ma non tale da tradursi esclusivamente nella limitazione della spesa. (vedi sentenza in sezione Compensi amministratori)

Tre indizi fanno una prova. Il primo è un passaggio contenuto nella relazione conclusiva della commissione parlamentare antimafia del febbraio scorso (approvata all'unanimità da tutte le forze politiche) dove viene osservato che se da un lato il consenso culturale delle mafie si è ridotto nei contesti popolari, dall'altro è accresciuto nelle c.d. élite, chiamando in causa quella che viene definita area grigia o borghesia mafiosa cui appartengono i professionisti.

Un altro indizio è rappresentato da una ricerca dell'ateneo federiciano recentemente pubblicata dal titolo Mafie e libere professioni che, seppur con molta cautela, affonda il colpo sulle professioni liberali accusate di mettere a disposizione del crimine le proprie tecnicalità, fungendo da cerniera tra il mondo illegale e quello legale.

La terza - e ultima in ordine di tempo - esternazione è stata quella del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, secondo il quale…(continua)

Il 6 luglio entrerà in vigore il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 72 sulla tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate in attuazione dell'articolo 34 della legge 17 ottobre 2017, n. 161 (pubblicato sulla G.U. n. 142 del 21 giugno 2018), che introduce misure di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti di aziende sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata e un particolare regime di "sanatoria" in materia di irregolarità contributiva.

Un provvedimento molto utile e orientato a risolvere problematiche ricorrenti nelle aziende sottratte alla criminalità e che avrà un impatto molto positivo sulle prospettive di mantenimento sul mercato di queste ultime.

La procedura si avvia su richiesta dell'amministratore giudiziario, previa autorizzazione del giudice delegato dopo l'approvazione da parte del Tribunale del programma di prosecuzione o di ripresa dell'attività dell'azienda presentato dallo stesso amministratore giudiziario ai sensi dell'articolo 41 del D.Lgs.159/2011…(continua).

17 maggio 2023. Le tutele per i 50mila lavoratori delle aziende sequestrate alla criminalità  

Stela Gazheli – Associate Partner AGN,Responsabile Area Lavoro 

Dall’esame del profilo dimensionale delle aziende sottoposte a sequestro, i dati del Registro delle Imprese combinati con quelli ottenuti dagli archivi INPS evidenziano come per oltre un terzo delle realtà individuate (il 34,7%) non sia disponibile il numero degli addetti. La restante quota del 65,3%, corrispondente a 6.799 imprese, alla fine di marzo 2022 cumulava un totale di 54.734 addetti. A marzo 2022 abbiamo 10.417 imprese che rispondono ai criteri adottati per definirle sequestrate, il 60% delle quali (6.251 unità) classificabile come attive. Ma quali sono le sorti dei lavoratori di un’azienda sequestrata?...( segue )

 

 

 

 

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